CORDYCEPS SINENSIS

 

CORDYCEPS SINENSIS

Il Cordyceps sinensis conosciuto anche come “ fungo Caterpillar” è uno dei rimedi più considerati in MTC.  Il nome Cordyceps deriva dal   latino ”cord” pianta e “ ceps” testa.  Il  Cordyceps cresce  ad altezze  elevate negli altopiani del Tibet tra i 3000 e 5000 metri ed è molto difficile da coltivare.

È un fungo considerato parassita che cresce e si sviluppa su varie specie di insetti in particolare Hepialus armoricanus, che vive sotto terra.  Nel tardo autunno le spore fungine infettano l’insetto.  Con la fine della primavera e l’inizio dell’estate il Cordyceps  fa morire l’insetto e sviluppa il suo corpo fruttifero che crescerà, dalla testa dell’insetto.

Il suo enorme valore ha scaturito una “corsa al Cordyceps” che  ha portato anche a un’anticipazione dei tempi di raccolta con conseguente aumento del rischio di estinzione di questa specie. Tale anticipazione non permette infatti a questo organismo di produrre e disseminare le spore,  essenziali per la sua riproduzione sopravvivenza. Il Cordyceps che vive nel corpo dell’ insetto potrebbe dare un vantaggio dal punto di vista energetico e immunitario all’insetto, come lo dà agli animali e agli uomini che lo mangiano. Secondo la MTC il Cordyceps esercita un effetto riequilibrante del meridiano di polmone e di rene conferendo protezione polmonare e tonificazione renale sia Yin che Yang. La gola è “la porta dei polmoni e la casa causa delle corde vocali”.
Molte sintomatologie che coinvolgono naso e gola possono essere trattate attraverso i polmoni.
Il Cordyceps  è stato considerato il modo di elezione per recupero del sintomatologia riconducibile a reni e polmoni (  tosse, muco, asma, mancanza di respiro,  bronchite BCPO…) ,  ma è stato utilizzato anche nelle patologie cardiovascolari nelle problematiche metaboliche in quelle legate a una ipos​essua​lità  e in tutte  le forme  di astenia,  di  deplezione immunitari e convalescenza. è considerato un rimedio anti-aging.  Il Cordyceps  contiene aminoacidi essenziali,  le vitamine E, K,B1, B2, B12, polisaccaridi,  proteine,  nucleosidi ​(K, Na, Ca, Mg, Fe, Cu, Mn, Zn, Pi, Se, Al Si, Ni, Sr, Ti, Cr, Ga, V,e Zr). Tra i componenti bioattivi più potenti ci sono gli analoghi dei nucleosidi, non riscontrabili in altri rimedi naturali: la Cordicepina.

 

Cordyceps e atleti

L’utilizzo del Cordyceps porta d un miglioramento dell’utilizzo dell’ossigeno e a un aumento della produzione di ATP e quindi di energia a livello cellulare fino al 55%. Ciò permetterebbe un allungamento dei tempi di performance aerobica. Nello sportivo la sua assunzione permette inoltre di velocizzare i tempi di recupero muscolare e la clearance dell’acido lattico azione anabolica a livello muscolare attribuibile a un aumento del testosterone durante l’attività fisica.

 

Azione metabolica e fisiologica

L’azione di regolarizzazione della glicemia e di aumento della sensibilità periferica all’insulina utili in presenza di sindrome metabolica o diabete di tipo 2. È sicuramente più indicato per il trattamento della sindrome metabolica e del diabete di tipo 2.

 

Azione sull’asse neuroendocrino e sul sistema genito-urinario

Il Cordyceps  è in grado di esertciar un’attività antidepressiva attraverso la regolazione dell’asse adrenergico e dopominergico, ma non quello serotoninergico. Capacità di indurre la  produzione del deidroepiandrosterone (DHEA), ormone anti-invecchiamento  che conferisce un aumentata resistenza allo stress e che aumenta l’energia e la vitalità.  Il Cordyceps  regola la produzione ormonale sia nel maschio che nella femmina e aumenta la libido. Nel maschio regolarizza  la produzione di testosterone,  quando è deficitaria,  risolvendo in questo modo le disfunzioni erettili da ridotta produzione di questo ormone.

 

Azione antivirale e antireplicativa

Nell’epatite  oltre all’azione antivirale,  il Cordyceps  esercita un azione epatoprotettiva antifibrotica edi recupero della funzione epatica, ma anche un’azione di potenziamento del sistema immunitario. L’azione antivirale  è assicurata,  anche dalla presenza degli analoghi dei nucleosidi che,  quando durante la replicazione virale,  vengono incorporati nella catena DNA,  interrompono la sintesi del DNA virale.  I virus​  non sono infatti dotate di meccanismi di riparazione del DNA,  quindi un blocco replicativo porta a morte del virus.  Inoltre risulta particolarmente utile in corso di infezioni da virus a RNA.  Attualmente  in Oriente il Cordyceps è comunemente usato come supporto nel trattamento dell’epatite B e C cronica. Tanto più grave è la patologia epatica tanto maggiore è il dosaggio descritto nella utilizzazione: da 3 g a 9 g, nelle forme più gravi fino a 30-50g al giorno nel carcinoma epatico. Anche a questi dosaggi non è mai stata riportata tossicità.

 

Cordyceps  e fegato

Questo fungo è in grado di inibire la fibrogenesi indotta da sostanze chimiche.  Di rallentare l’evoluzione della cirrosi epatica e di migliorare notevolmente la funzionalità epatica.

 

Azione genoprotettiva e di sostegno alla chemioterapia

Il Cordyceps  è utilizzato anche per proteggere l’organismo dai danni delle radiazioni e dei composti chimici.

 

Effetti collaterali e tossicità

Raramente per questo fungo sono stati evidenziati effetti collaterali, anche se, in minima percentuale, è stata descritta secchezza delle fauci, nausea o diarrea. I dati pubblicati per quanto riguarda l’utilizzo in gravidanza o allattamento sono esigui, pertanto in questi casi importante prestare particolare attenzione.

 

Quando usare il Cordyceps  e dosaggi

iIl Cordyceps è un fungo che può essere utilizzato praticamente da tutti, ed è di notevole aiuto per tutte le persone che si sentono stanche e non riescono a recuperare energia, anche in seguito a malattie lunghe e debilitanti e cronico-degenerative. Il dosaggio in questi casi può variare da 1 a 3 grammi al giorno: fungo intero (1-2 grammi), estratto (1 grammo) o micelio ( 3-6 grammi).

È indicato:

  • per chi conduce una vita attiva e stressante,
  • in caso di esaurimento psicofisico con perdita della “voglia di fare”,
  • per tutti i soggetti freddolosi (mani, piedi e punta del naso freddi), con occhiaie che tendono a demineralizzare e che recuperano le energie dormendo,
  • per quelle persone che non tendono ad aumentare la massa muscolare nonostante l’attività fisica,
  • per gli sportivi in quanto migliora la performance,

Per chi fa attività sportiva oltre i 40 anni è utile associare il Reishi al Cordyceps  (1,5 grammi al giorno di ognuno);

Nei casi di disfunzione erettile dovuta ridotta produzione di testosterone il dosaggio consigliato e di 1,5-2 grammi al giorno;

Nella steatosi epatica –  3-6 grammi al giorno;

In corso di chemio e radioterapia, in quanto esercita un’azione protettiva e detossificante per l’organismo e stimola la funzionalità del midollo osseo, – dosaggio consigliato 2-6 grammi al giorno di estratto o fungo intero.

Il Cordyceps calma la mente e tonifica il fisico.