Minoxidil

Alcune farmacie di Farmagalenica sono in grado di allestire nel Laboratorio Galenico soluzioni cutanee (lozioni, gocce) a base di minoxidil.

Vengono allestite diverse formulazioni, a base di SOLO minoxidil

  • minoxidil soluzione al 1%
  • minoxidil soluzione al 2%
  • minoxidil soluzione al 4%
  • minoxidil soluzione al 5%
  • minoixidil soluzione al 10%
  • minoixidil soluzione al 12%

oppure minoxidil in associazione ad ALTRI principi attivi, in base alle richieste del medico:

  • acido trans retinoico (tretinoina)
  • 17 alfa estradiolo
  • etinilestradiolo
  • estrone
  • melatonina
  • idrocortisone butirrato
  • ketoconazolo
  • ciproterone acetato
  • progesterone
  • spironolattone
  • acido azelaico
  • finasteride
  • caffeina
  • teofillina
  • antrolina (ditranolo o cignolina)
  • oli essenziali
  • idrossiprogesterone
  • difenciprone
  • acido squarico

Vengono anche preparate formulazioni di minoxidil con latanoprost, una prostaglandina normalmente utilizzata in colliri per il controllo della pressione oculare, ma che si è visto avere un effetto “collaterale” particolare (un rinfoltimento delle ciglia) che potrebbe avere usi nell’alopecia.
Dal punto di vista chimico, normalmente si utilizza il minoxidil base (più stabile e meglio assorbito), ma se il medico desidera, può richiedere (in ricetta) di utilizzare il minoxidil solfato (ATTENZIONE: ne sconsigliamo l’uso!).
Le confezioni sono normalmente preparate con macchinari appositi in contenitori da 50ml, 100ml o 200ml; nulla vieta al medico di richiedere in ricetta quantitativi diversi.

Recentemente poi, è possibile preparare soluzioni utilizzando un prodotto brevettato (Aloplus®) che promette/permette di allestire soluzioni acquose di minoxidil base (con conseguente meno irritazione cutanea.

Ad esclusione del minoxidil galenico al 1% e 2% (incluso) che è vendibile senza ricetta medica, TUTTE le altre preparazioni sono allestite dietro presentazione di ricetta medica (ripetibile o non ripetibile a seconda dei casi).
Inoltre, in alcuni casi (es. latanoprost) la ricetta deve essere redatta secondo l’art. 5 della Legge 94/98 (Legge “Di Bella”), con particolari formalismi poichè il principio attivo viene impiegato per indicazioni diverse da quelle autorizzate (nel caso del latanoprost, autorizzato per il trattamento del glaucoma).

Il minoxidil galenico viene preparato con formulazioni standardizzate o codificate in testi ufficiali (Farmacopea che prevede acqua, alcool e glicole propilenico), ma in base alle richieste del medico o del paziente può essere preparato con eccipienti diversi in proporzioni differenti o più gradevoli (es. minoxidil galenico senza glicole propilenico).

E’ importante conservare correttamente la soluzione poiché la parte alcolica (specie nei mesi estivi) tende ad evaporare, causando un aumento della concentrazione dei principi attivi con conseguente comparsa di effetti collaterali (es. irritazione del cuocio capelluto e sensibilizzazione cutanea); nei casi peggiori si può addirittura arrivare alla cristallizzazione e precipitazione del minoxidil con conseguente perdita di efficacia del farmaco.

Una cosa importante che segnaliamo al paziente è che nell’uso del minoxidil, ci si deve aspettare un iniziale aumento della caduta dei capelli nelle prime settimane di uso (si parla di caduta indotta): ciò indica che il farmaco (contrariamente a quanto la logica suggerirebbe) sta funzionando.

L’efficacia del minoxidil come anticalvizie è ormai accertata. Il farmaco sembra in grado di fermare e talvolta addirittura invertire il progressivo miniaturizzarsi del capello (l’involuzione del pelo terminale a pelo vellus tipica del defluvio androgenetico). È chiaro che il farmaco può agire solo dove esiste un centro germinativo, non potrà quindi mai far crescere peli sui polpastrelli o su una zona di alopecia cicatriziale. L’effetto terapeutico comincia a manifestarsi dopo un periodo di latenza di circa 4 mesi. Il minoxidil combatte il sintomo, ossia la progressiva miniaturizzazione dei capelli, ma non agisce minimamente sulle cause genetico-endocrine della calvizie, pertanto la sua efficacia sembra perdurare solo finché viene applicato. Inoltre al momento della sospensione della terapia i follicoli tenuti artificialmente in anagen passano rapidamente in catagen/telogen (fase di “morte” e caduta del capello) provocando un effluvio.

Seguono infine alcune delle domande (e risposte) sulle preparazioni liquide di minoxidil.

  1. Dopo l’applicazione del minoxidil, a volte rimane una patina/polverina bianca sul capello/cuoio capelluto. E normale?
    No, questa polvere bianca è solitamente minoxidil (solfato) ed è farmaco non assorbito, quindi che non esplicherò la sua attività. Perchè succede? Di solito i motivi sono o perché, appunto, si usa il minoxidil solfato al posto del base o perchè il farmaco non è ben formulato e (esempio) contiene troppo alcool che solubilizza sì il minoxidil, ma evapora più velocemente di quanto il minoxidil riesca a penetrare nel cuoio capelluto.
  2. E’ necessario massaggiare prima o dopo l’applicazione del minoxidil?
    Si. Massaggiare con la punta dei polpastrelli dopo l’applicazione del minoxidil, serve a stimolare l’afflusso sanguigno localmente in modo che assorba più farmaco e ne permette una migliore distribuzione. Un massaggio pre applicazione permette di massimizzare l’effetto dato che sin dal primo momento dell’applicazione, il cuoio capelluto è ben irrorato.
  3. il medico ha prescritto “minoxidil 5%” e sull’etichetta del preparato galenico è riportato “minoxidil solfato 5g in 100ml”. E’ corretto?
    No. Anche se dal punto di vista matematico 5 grammi in 100 sono effettivamente il 5%, 5 grammi di minoxidil solfato in 100 grammi sono 5% come “minoxidil solfato”, ma un 4.1% circa di minoxidil: questo perchè la molecola è composta da “minoxidil” e dal gruppo solfato che esiste, pesa! Quindi il preparato o viene realizzato con minoxidil base oppure bisogna mettere più di 5 grammi di minoxidil solfato (senza dilungarsi in questa sede in calcoli stechiometrici).
  4. è possibile ottenere soluzioni STABILI di minoxidil senza glicole propilenico?
    Si, è possibile, ma non è semplice. La maggior parte delle preparazioni senza glicole propilenico presentano transcutol nella “speranza” di solubilizzare il Minoxidil ad elevate concentrazioni (es. 4% o 5%). Ma solubilizzare non vuol dire stabilizzare: una soluzione può presentarsi limpida inizialmente per poi precipitare nel tempo a causa di evaporazione dei solventi (es. alcool) o in seguito a raffreddamento.
    E’ necessario quindi impiegare altri solubilizzanti, stabilizzanti e acidi organici, non impiegati nelle comuni formulazioni di minoxidil galenico.