Progetto Citex

Progetto Citex
La farmacia Cantò ha avviato il Progetto Citexche consiste nella produzione galenica di capsule a base di Citisina, un principio attivo di origine vegetale. Si tratta di un alcaloide del CitisusLaburnum, per il trattamento del tabagismo.

 

La Citisina per smettere di fumare
La Citisina è un farmaco di origine vegetale per il trattamento del tabagismo. È un alcaloide contenuto nella pianta Cytisus Laburnum L., chiamato anche Golden Rain, diffusa nelle aree meridionali dell’Europa centrale e in Italia. Tutte le parti della pianta contengono l’alcaloide Citisina, ma la maggiore quantità (fino al 3%) si riscontra nei semi.
La Citisina è un agonista dei recettori colinergici nei gangli vegetativi, sensibili alla nicotina.
Ha quindi una azione “nicotino-simile” che viene sfruttata per minimizzare gli effetti indotti dall’interruzione dell’assunzione della nicotina conseguente alla sospensione del fumo.
In pratica: l’interruzione dell’uso del tabacco, e quindi dell’assunzione di nicotina, comporta una serie di sintomi da astinenza quali spossatezza, stanchezza, scarsa concentrazione e irritabilità associati a riduzione della pressione sanguigna e dei livelli di zuccheri circolanti.
La Citisina, agendo sugli stessi recettori della nicotina, ne imita gli effetti su pressione e zuccheri ematici, minimizzando la sindrome da astinenza e permettendo al paziente di intraprendere un percorso di disassuefazione dall’uso del tabacco.

 

Come si somministra la Citisina
 La Citisina viene somministrata per via orale secondo il seguente schema:
 – dal 1° al 3° giorno          – 1 compressa/capsula da 1,5 mg ogni 2 ore (6 compresse/capsule al giorno) 
                                                     con parallela riduzione del numero di sigarette fumate.

 

L’interruzione completa del fumo deve avvenire entro il 5° giorno di trattamento.
– dal 4° al 12° giorno       – 5 cpr/cps al giorno (1 cpr/cps ogni 2,5 ore)
– dal 13° al 16° giorno     – 4 cpr/cps al giorno (1 cpr/cps ogni 3 ore)
– dal 17° al 20° giorno     – 3 cpr/cps al giorno (1 cpr/cps ogni 5 ore)
– dal 21 al 25 ° giorno    – 1-2 cpr/cps al giorno

 

In Italia non sono in commercio specialità medicinali a base di Citisina, tuttavia la commercializzazione di specialità medicinali (Tabex®, Desmoxan®) a base di Citisina in Paesi appartenenti alla Comunità Europea (es. Polonia) ne permette l’allestimento come galenico magistrale (v. Legge 8 aprile 98, n. 94).

 

Conservare in recipiente chiuso, al riparo della luce, a una temperatura compresa fra 15 e 25°C.

 

Controindicazioni
La Citisina è molto ben tollerata, non provoca anoressia, nausea e vomito in dosi terapeutiche.
Quando somministrata secondo lo schema indicato, permette ai fumatori di smettere di fumare gradualmente, senza sviluppare i sintomi di astinenza. Dosi elevate possono tuttavia provocare nausea, vomito, vertigini, tachicardia e debolezza muscolare.
Questi effetti passano rapidamente riducendo la dose.
L’effetto analettico di Citisina diminuisce durante la terapia combinata con farmaci antitubercolari (PASA, streptomicina, ecc).

 

La Citisina è generalmente controindicata in caso di patologie acute o instabili quali:
• Ipersensibilità accertata al prodotto
• Aterosclerosi avanzata
• Schizofrenia
• Feocromocitoma
• condizioni associate a grave compromissione del sistema cardiovascolare e ipertensione maligna.

È inoltre controindicata in:
• Gravidanza
• Allattamento

La somministrazione di Citisina richiede invece cautela in caso di:
• cardiopatia ischemica
• insufficienza cardiaca
• Patologie coronariche
• Insufficienza cardiaca
• Disturbi cerebrovascolari
• Ipertensione lieve o moderata
• Aterosclerosi lieve o moderata
• Ulcera gastrica e/o duodenale
• Reflusso gastroesofageo
• Ipertiroidismo
• Diabete
• Insufficienza renale e/o epatica
• Nei minori di 18 anni
• Negli anziani sopra i 65 anni

 

Aiuto! Ho voglia di fumare! Cosa faccio?

La forza di volontà spesso non basta, a volte non sono sufficienti nemmeno i farmaci: prima o poi la crisi arriva.Cosa possiamo fare per superarla?
Non mettiamoci alla prova. Innanzitutto cerchiamo di non essere “indotti in tentazione”: liberiamoci dei pacchetti rimasti, degli accendini e di tutto quello che ricorda il fumare. Pulire anche l’auto, gli indumenti e la casa per togliere l’odore di fumo che potrebbe riaccendere il desiderio. Poi fare capire agli altri (famigliari, amici, colleghi) che si sta cercando di smettere e che sarebbe opportuno che non ci vengano offerte sigarette.
Evitare gli ambienti in cui si stia fumando ed evitare i fumatori (beh, nei limiti del possibile… non vogliamo diventare degli eremiti!) e gestire le situazioni in cui fumare sarebbe naturale: dopo i pasti, nella pausa caffè, dopo un aperitivo ecc.
Ma se il desiderio si fa impellente?
Dobbiamo trovare qualcosa che ci distragga per circa cinque minuti. Solo cinque minuti: generalmente è questo il tempo necessario per superare il culmine della crisi.
Dopo questi cinque durissimi minuti, il desiderio si attenua.  Allora cosa fare? Come occupare questi cinque minuti “maledetti”?
Ecco alcuni suggerimenti:
1-masticare un chewing-gum o una caramella rigorosamente senza zucchero.
2-bere acqua o un succo di frutta. Evitare le bevande zuccherate.
3-se proprio si vuole sgranocchiare qualcosa, indirizzarsi alla frutta o alla verdura
4-contare.
5-stamparsi i motivi per cui si è deciso di smettere e rileggerli più volte, anche ad alta voce.
6-mai stare fermi: trovare qualcosa da fare. Fumare è anche un rito fatto di gestualità:
se le nostre mani sono impegnate (a cucinare, pulire, lavorare) non possono prendere il pacchetto di sigarette.
Ricordate: sono solo 5 minuti.
Possono sembrare lunghissimi, ma sono solo 5.